“Oltre i confini”: un progetto mediatico a 360 gradi della Cc-Ti

Dal mese di aprile ha preso avvio un nuovo ed interessante progetto del settore Export della Cc-Ti in collaborazione con il gruppo MediaTI e Switzerland Global Enterprise, intitolato “Oltre i confini”.
La Cc-Ti – con articoli a firma di Marco Passalia, responsabile del settore Export e vice direttore Cc-Ti e di Monica Zurfluh, responsabile S-GE per la Svizzera italiana – sarà presente una volta al mese con approfondimenti tematici che si declineranno in articoli specifici sul Corriere del Ticino e il Giornale del Popolo oltre che nella rubrica apposita sul portale web Ticinonews.ch.

Non solo carta stampa e articoli digitali, ma il progetto mediatico “Oltre confini” trova spazio anche su Teleticino il lunedì alle ore 19.25 sotto forma di interviste a imprenditori ticinesi. Tutte le puntate saranno inoltre nuovamente disponibili nella rubrica su Ticinonews.

Con questo progetto mediatico a 360 gradi, la Cc-Ti desidera dare maggiore visibilità alle aziende volte all’internazionalizzazione. Il nostro Cantone offre una grande ed interessante varietà di imprese troppo spesso poco conosciute al grande pubblico. Grazie a “Oltre i confini” il mondo economico reale ticinese, quello fatto di impresa e di persone che quotidianamente sono confrontate con problematiche concrete, può finalmente essere presentato tramite una modalità innovativa e accattivante. Parallelamente, “Oltre i confini” permetterà anche di presentare i servizi e le attività del settore Export della Cc-Ti oltre che alle esperienze all’estero con le missioni commerciali.

Sperando di attirare anche il vostro interesse, vi auguriamo una buona lettura e buona visione.

Sostegni finanziari per le aziende esportatrici

Anche per il 2016 le aziende ticinesi potranno beneficiare di contributi di supporto tramite la Legge per l’innovazione economica. Qui di seguito vogliamo citare in particolare due sostegni interessanti per le imprese esportatrici e le novità entrate in vigore quest’anno.   Continua a leggere

TTIP: Svizzera spettatore o giocatore della partita?

Nella precedente edizione di Ticino Business abbiamo spiegato che la Svizzera dovrà determinare quale strategia intraprendere nell’ambito dei negoziati sull’accordo di partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (TTIP) tra Stati Uniti e Unione Europea. Fare da spettatore o giocare la partita? Evidentemente a dipendenza della strategia che si vorrà intraprendere si prospettano rischi o opportunità per l’economia elvetica. Continua a leggere

Transatlantic Trade and Investment Partnership

L’acronimo TTIP è ancora poco noto alle nostre latitudini anche se nel prossimo futuro è destinato a diventare un termine di uso comune per lo meno nei contesti istituzionali, politici o economici. L’espressione completa Transatlantic Trade and Investment Partnership (partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti) ci aiuta a delimitare l’ambito ma ancora non è chiaro di cosa si tratta né perché dovrebbe essere un argomento di crescente importanza a livello globale. Per mettere a fuoco il tema è necessario spiegare che stiamo parlando dell’accordo commerciale di libero scambio in fase di negoziato dal 2013 tra gli Stati Uniti d’America (USA) e l’Unione Europea (UE). Un’intesa che in caso di conferma sarà destinata ad influenzare lo sviluppo economico dei decenni a seguire. Per la Svizzera si prospettano opportunità o rischi a dipendenza di come il nostro Paese vorrà muovere le sue pedine sullo scacchiere internazionale.

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Corruzione: prevenzione e lotta

L’articolo 1 delle Regole ICC sulla lotta alla corruzione riporta la seguente definizione: “Per Corruzione si intende l’offerta, la promessa, la concessione, l’autorizzazione o l’accettazione di qualunque remunerazione indebita o di ogni altro vantaggio a favore di, da parte di o per ciascuna delle persone sopra elencate o per qualunque altra persona, con l’obiettivo di ottenere o preservare un affare o ogni altro vantaggio improprio, ad esempio in rapporto a contratti di appalto pubblici o privati, autorizzazioni di regolamentazione, fiscalità, dogane o procedure giudiziarie o legislative. La Corruzione comprende spesso (i) la cessione di una parte del pagamento di un contratto a funzionari pubblici o a partiti politici o a impiegati della controparte, alla loro famiglia, ai loro amici o partner commerciali, o (ii) il ricorso a intermediari quali agenti, subappaltatori, consulenti o altri Terzi, al fine di convogliare i pagamenti a funzionari pubblici o di partito, o a impiegati della controparte, alla loro famiglia, ai loro amici o partner commerciali.” Continua a leggere

Swiss Made, un danno per le aziende?

La notizia apparsa nelle scorse settimane sui cento posti di lavoro tagliati nello stabilimento della ditta Electrolux di Schwanden, nel Canton Glarona, è un evidente esempio di come determinate decisioni politiche possano creare gravi danni al tessuto economico del nostro Paese. Situazione economica ballerina, ordinativi in riduzione, concorrenza estera crescente e franco forte, sono certamente alcuni dei fattori che hanno portato questa azienda nelle cifre rosse. Ma, come confermato dai dirigenti di questa ditta, anche i nuovi requisiti decisi dalla politica per ottenere il marchio Swiss Made hanno contribuito a ridurne la competività con effetti negativi sui risultati aziendali e addirittura sui posti di lavoro.

L’iter parlamentare giunto quasi alla conclusione sul progetto Swissness è stato lanciato nel 2006 con la finalità di rivedere il concetto di «svizzeritudine» ed attuare delle misure atte a tutelare gli abusi nell’utilizzo della denominazione made in Switzerland e della relativa immagine della croce elvetica. Continua a leggere