Il futuro delle imposte di circolazione

Motivazione riguardo l’interesse pubblico e l’urgenza [cfr. art. 97 cpv. 1 ultima frase LGC] 

Il Consiglio di Stato ha ritirato il proprio Messaggio n. 8210 “Modifica della Legge sulle imposte e tasse di circolazione dei veicoli a motore del 9 febbraio 1977”, nonostante la Commissione gestione e finanze abbia presentato un suo rapporto e nonostante fosse ancora possibile presentare altri rapporti. 

Il testo di legge presente nel rapporto della Commissione gestione e finanze potrebbe essere sottoposto al Gran Consiglio con procedura d’urgenza secondo l’art. 145 LGC. 

Inoltre, è possibile che siano presentate iniziative legislative che si applichino al 2023 – se del caso con una clausola di retroattività. 

È quindi senz’altro di interesse pubblico, ed urgente, che il Consiglio di Stato comunichi al Gran Consiglio le conseguenze del ritiro del Messaggio n. 8210, con particolare riferimento al rispetto della volontà popolare espressa lo scorso 30 ottobre 2022. 

Testo dell’interpellanza 

  1. Il Consiglio di Stato, anche in assenza di una modifica legislativa da parte del Gran Consiglio, potrebbe fissare le imposte di circolazione dei veicoli omologati con il ciclo di omologazione WPTL usando la formula CHF 120 + (X-118)^1.4, dato che durante la campagna di avvicinamento al voto tutte le parti hanno espresso contrarietà all’ipotesi di applicare a questi veicoli la CHF 120 + (X-95)^1.4, concepita per il ciclo di omologazione NECD? 
  2. Se sì alla domanda n. 1, intende farlo? 
  3. Se no alla domanda n. 2, perché non intende farlo? 
  4. Applicando ai veicoli con il ciclo di omologazione WPTL la formula CHF 120 + (X-95)^1.4, quanti veicoli pagherebbero nel 2023 più di quanto hanno pagato nel 2022? Quale sarebbe la mediana degli aumenti nel 2023 rispetto al 2022? (mediana calcolata solo sui veicoli per i quali si verifica un aumento) 
  5. Applicando ai veicoli con il ciclo di omologazione WPTL la formula CHF 120 + (X-95)^1.4, quanti veicoli pagherebbero nel 2023 meno di quanto hanno pagato nel 2022? Quale sarebbe la mediana delle diminuzioni nel 2023 rispetto al 2022? (mediana calcolata solo sui veicoli per i quali si verifica un aumento) 
  6. Applicando ai veicoli con il ciclo di omologazione WPTL la formula CHF 120 + (X-95)^1.4, quale sarebbe la mediana della differenza d’imposta rispetto all’applicazione della formula CHF 120 + (X-118)^1.4? (mediana calcolata solo sui veicoli per i quali si verifica una differenza, cioè per i veicoli con emissioni superiori a 95 g CO2/km) 
  7. Come valuta il Consiglio di Stato, dal profilo della parità di trattamento, la solidità giuridica di un’applicazione della formula CHF 120 + (X-95)^1.4 ad automobili con cicli di omologazione diversi? Questa situazione potrebbe generare eventuali ricorsi/reclami, secondo quale procedura e con quali costi per eventuali ricorrenti? 
  8. L’art. 1a della legge approvata dal popolo lo scorso 30 ottobre 2022 stabilisce che il gettito dell’imposta di circolazione, in linea di principio, non può eccedere i costi della costruzione e della manutenzione delle strade, dedotte le spese di funzionamento.
    A quanto ammontano, secondo il Preventivo 2023, i costi della costruzione e della manutenzione delle strade, dedotte le spese di funzionamento? (si chiede di indicare le poste di preventivo che compongono il calcolo) 
  9. A quanto ammonterebbe il gettito dell’imposta di circolazione (tutti i veicoli, non solo le automobili fino a 3’500 kg) applicando la formula CHF 120 + (X-95)^1.4 per tutte le automobili fino a 3’500 kg (esclusi i veicoli in moratoria)? 
  10. A quanto ammonterebbe il gettito dell’imposta di circolazione (tutti i veicoli, non solo le automobili fino a 3’500 kg) applicando la formula CHF 120 + (X-95)^1.4 alle automobili con ciclo NECD e applicando la formula CHF 120 + (X-118)^1.4 alle automobili con ciclo WPTL? 
  11. Il Consiglio di Stato come intende applicare l’ art.11 cpv. 2 della legge approvata dal popolo lo scorso 30 ottobre? In particolare, può confermare che i veicoli immatricolati prima del 2009 pagheranno nel 2023 lo stesso importo pagato nel 2022? 

Interpellanza presentata da Marco Passalia e Fiorenzo Dadò per il Gruppo il Centro (già PPD+GG) Data: 2 dicembre 2022 

Museo del Territorio a Losone: “Perché abbandonare?”

Da ormai troppo tempo si sta discutendo del progetto di realizzazione di un nuovo Museo cantonale del territorio, che comprenda le discipline della storia naturale, dell’archeologia e delle scienze del territorio. Lo scoglio principale sembra essere quello finanziario, visti gli importanti oneri di investimento e di gestione preventivati.

Nel frattempo, tuttavia, si trascina la situazione logistica e operativa precaria del Museo di storia naturale situato a Lugano, costretto a operare in spazi sempre più angusti e da anni non più confacenti alle sue esigenze. Oltre a questo, pure gli attigui istituti scolastici cantonali (Liceo e Scuola Media) necessitano da anni di spazi, che il trasloco del Museo di storia naturale potrebbe liberare.

Questa situazione era stata sottolineata, tra gli altri, da un’interpellanza presentata il 21 settembre 2012 dal deputato Fiorenzo Dadò e cofirmatari[1]. Nella sua risposta del 25 settembre 2012 il Consiglio di Stato aveva affermato che “la proposta del Comune di Losone di valutare l’ex caserma San Giorgio e parte del sedime annesso quale ubicazione per l’insediamento del Museo del territorio, [ …] è in linea con la scelta di principio adottata nel 2005 di attribuire la sede al polo del Locarnese, definito nel Modello territoriale del Piano direttore cantonale quale area a vocazione prevalentemente turistica e culturale”. Il Consiglio di Stato aveva poi aggiunto che ulteriori approfondimenti erano in dirittura d’arrivo e che, in caso di realizzazione del Museo, sarebbe stata necessaria anche una partecipazione dei Comuni del Locarnese. Inoltre, per partire con il progetto occorreva pure che si trovasse un accordo tra Armasuisse e il Comune di Losone per la vendita del sedime dell’ex caserma. Continua a leggere

Collegamento autostradale A2-A13: quo vadis?

Continuano quasi per inerzia le interminabili discussioni sul collegamento A2-A13 del locarnese alla rete autostradale nazionale. Una storia infinita di cui ancora è difficile vedere la conclusione e che non manca di creare una certa confusione. La popolazione – e pensiamo di parlare per la maggioranza dei cittadini – ha difficoltà a capire che cosa stia realmente succedendo e cosa si prospetta per il futuro della mobilità nella regione.
Chiediamo quindi al Consiglio di Stato di:

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Ecoincentivi e neutralità finanziaria

I sottoscritti deputati, avvalendosi della facoltà concessa dalla Legge sul Gran Consiglio e sui rapporti con il Consiglio di Stato, avevano inoltrato in data 3 novembre 2011 un’interrogazione (n. 318.11) a sapere come il Governo intendeva garantire la neutralità finanziaria degli ecoincentivi.

Nella sua risposta dell’11 gennaio 2012 il Governo affermava:
«Il prossimo termine di adeguamento dei parametri per il calcolo dell’imposta di circolazione a garanzia del principio di neutralità finanziaria è stabilito per il 1. Gennaio 2013. Entro tale data, sulla base dell’art. 1f Rimp […] lo scrivente Consiglio di Stato sarà chiamato a decidere se e, nel caso, in quale misura adeguare il coefficiente di moltiplicazione per il calcolo dell’imposta».

Per fare ciò avrebbe dovuto attendere i risultati della computazione da effettuarsi nel corso del mese di settembre 2012.

Chiediamo quindi al Consiglio di Stato:

  1. questi dati sono già disponibili?
  2. Quale risultato hanno dato?
  3. Questi risultati giustificano una modifica delle imposte di circolazione per il 2013 e in che misura?

 

Marco Passalia

Rinaldo Gobbi