Ed ora avanti con il collegamento A2-A13…

Discussioni decennali, studi tecnici di fattibilità, dibattiti pubblici, epiteti tra fazioni, referendum, ricerca di compromessi ed infine la soluzione consensuale recentemente presentata al pubblico.

La storia infinita del collegamento A2-A13 sembra essere finalmente giunta ad una conclusione con esito positivo. Inutile dire che arrivati a questo punto, a molti  – soprattutto nella regione del locarnese e valli – non interessava tanto quale variante fosse valutata come la migliore opzione in termini di costi e di rispetto dell’ambiente, quanto la tempistica della realizzazione dell’opera stradale.

Sicuramente, si può parlare con soddisfazione di un punto a favore della mobilità e, di un altro, a beneficio di Locarno che tra una decina d’anni, finalmente, non sarà più l’unica città elvetica priva di un collegamento diretto con l’autostrada.

Da subito, però, bisognerà concentrarsi sul « quando » pensando ai tempi lunghi della politica: dalla presa in considerazione del dossier da parte delle autorità federali, ai tempi di progettazione fino alla realizzazione effettiva dell’opera che sarà sicuramente accompagnata da opposizioni varie. Il Consiglio di Stato ben presto passerà la palla alla Confederazione nella speranza che sarà un assist che andrà agevolmente in goal grazie – si spera – all’intervento del Governo ticinese stesso, della deputazione a Berna e di tutti quegli attori che potranno e vorranno influenzare le dinamiche decisionali d’oltralpe.

Cinquantatremila residenti della regione, più di tremila aziende, migliaia di cittadini del piano di Magadino, centinaia tra ristoranti e alberghi nonché tutti i turisti che si avvicineranno al lago Maggiore ed alle sue splendide valli potranno ricominciare a guardare con ottimismo e lungimiranza al futuro del locarnese. In ogni caso, nel frattempo sarà fondamentale portare avanti al più presto le migliorie alla viabilità della tratta Quartino-Cadenazzo promesse un anno fa; anche in questo caso si auspica celerità d’intervento per alleggerire il più possibile i nodi problematici di Quartino Pergola e Cadenazzo centro.

A qualcuno le mie parole potranno sembrare esagerate, ma lo sconforto derivante da colonne chilometriche e da situazioni di traffico a dir poco ingestibili non hanno di certo aiutato il locarnese e le sue valli ad uscire da una spirale negativa fatta di polemiche e di cieca lungimiranza.

Concludo nella certezza che ora nessuno avrà più un alibi per opporsi a qualsivoglia progetto dicendo di non saperne nulla e di non essere stato coinvolto nel complicato processo di ricerca di un compromesso sull’annoso tema del collegamento A2-A13. Con questa spinta positiva spero quindi che si possa cominciare a discutere anche di altre tematiche legate alla mobilità con una buona dose di buon senso e di sano realismo. Del traffico lento, del trasporto pubblico, della complementarietà dei mezzi di trasporto e, soprattutto, di Alptransit avremo modo di parlarne spesso nel prossimo futuro.

Marco Passalia,

Vice direttore della Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del cantone Ticino (Cc-Ti)

Candidato al Consiglio di Stato ed al Gran Consiglio nelle fila del PPD